Il Metodo Vibra 3.0

 

Come funziona

Gli avanzamenti tecnologici attuali hanno permesso di conoscere ed apprezzare il valore terapeutico delle vibrazioni ad aria funzionali ad alta frequenza, ulteriormente avvalorato da autorevoli e numerosissime pubblicazioni scientifiche come una delle metodiche più efficaci e versatili in riabilitazione.
Le vibrazioni ad aria generate da Vibra 3.0 e Vibra GO vengono trasmesse localmente ai recettori cutanei tramite appositi trasduttori posti sui distretti muscolari in modalità NON INVASIVA. Le vibrazioni ad aria funzionali interagiscono principalmente con i meccanorecettori tra cui i corpuscoli del Pacini, gli organi tendinei del Golgi ed i fusi neuromuscolari. Poiché ognuno di essi è caratterizzato da una diversa sensibilità alla frequenza di vibrazione, Vibra 3.0 e Vibra GO consentono un’attivazione selettiva mediante la regolazione ottimale di frequenza ed intensità pressoria. Il posizionamento dei trasduttori sui distretti muscolari è scientificamente determinato, e garantisce gli effetti benefici attesi che si ottengono rapidamente e perdurano nel tempo.

Il metodo Vibra

Il metodo Vibra non richiede la collaborazione attiva del paziente, ma può anche integrare e potenziare applicazioni di fisiopalestra in affiancamento ad esercizi terapeutici grazie ai nuovi tubi custom lunghi e flessibili con aggancio sicuro sui nuovissimi trasduttori. Si ottiene così un’amplificazione dell’effetto ed un’ulteriore accelerazione del recupero funzionale, migliorando la propriocezione, il tono muscolare, la resistenza fisica e la coordinazione muscolare. Gli effetti benefici di Vibra sono visibili già dopo poche sedute ed i miglioramenti sono riscontrabili già dalle prime 24 ore dopo il trattamento.

Corteccia sensori-motoria

La corteccia percepisce la vibrazione come lo stimolo meccanico della contrazione muscolare. L’unione di concentrazione volontaria e vibrazione determina l’attivazione cerebellare.

Casale et al.100 Hz Localized vibration Increases Ipsilateral cerebellar area activity during a motor task in healthy subjects: Three Cases Report. G Ital Med Lav Erg 2019; 41:3, 255-259

Vantaggi per i pazienti

  • Recupero funzionale più rapido.
  • Trattamenti sicuri (senza effetti collaterali, adatti anche al paziente cardiologico) e dall’elevata efficacia terapeutica.
  • Riduzione dei tempi di recupero e conseguentemente anche del numero di trattamenti necessari per la cura, migliorando la qualità dei risultati ottenuti
  • Induce una sensazione di benessere, predisponendo all’attività fisica post-terapia.
  • Terapia piacevole e rilassante, grazie anche alla innovativa tecnologia Z.A.L. (impatto ridotto del rumore).
  • Totale sicurezza per i pazienti con fragilità capillare, grazie ad un ridotto effetto “vacuum”.
  • Risultati migliori anche grazie alla possibilità di integrare durante la terapia esercizi in movimento.

Vantaggi per i centro di riabilitazione

  • Unicità del trattamento: la centralità dell’intervento non è più il sintomo ma l’obiettivo terapeutico diventa la funzione.
  • L’interazione terapeutica non è periferica ma avviene con il sistema nervoso centrale (SNC) generando un vero e proprio “reset” neuromotorio.
  • Amplificazione del risultato di un progetto riabilitativo grazie ad un’integrazione rapida e semplice con eventuali altre terapie in corso.
  • Riduzione dei tempi di recupero con conseguente diminuzione del nomero di sedute necessarie, con amplificazione del risultato ottenuto.
  • Estrema versatilità ed usabilità nei settori della Terapia Fisica, Neurologia, Terapia del dolore, Geriatria, Terza Età, Medicina dello Sport, Medicina Estetica e Dermatofunzionale.
  • Ottimale per un lavoro a domicilio (VIBRA GO).
  • Anche NON-operatore dipendente.
  • Ridotto livello di rumore per migliorare la qualità di lavoro dell’operatore ed il comfort del paziente.
  • Supporto tecnico-scientifico avanzato.
  • Ricerca scientifica continua.
  • Formazione ed aggiornamenti applicativi continui con Masterclass dedicate agli utilizzatori.

La vibrazione, attraverso la selezione di opportune frequenze, può agire su specifici meccanorecettori quali: Meissner e Merkel, posti negli strati superficiali della cute; i corpuscoli del Ruffini e Pacini situati più in profondità; e sugli organi del Golgi presenti nelle giunzioni mio-tendinee, nonché sulle fibre Ia dei fusi neuromuscolari.

Una volta attivati selettivamente i meccanorecettori, lo stimolo vibrazionale viaggia lungo le fibre di tipo I, mielinizzate di grosso calibro e a rapida conduzione. Lo stimolo vibrazionale, si rivela quindi più selettivo rispetto alla TENS nell’attivazione delle fibre di grosso calibro coinvolte nella modulazione del dolore a livello spinale.

Lo stimolo, una volta raggiunto il midollo spinale induce, in funzione dei parametri di stimolazione scelti dall'operatore, la prevalenza di differenti risposte spinali quali: attivazione del “gate spinale”, evocazione del TVR (riflesso tonico vibratorio) od inibizione reciproca.

La vibrazione è in grado di migliorare l’integrazione tra impulsi afferenti e risposta motoria a livello soprasegmentario grazie alla capacità di poter variare con elevata precisione frequenza ed intensità pressoria dello stimolo erogato.

Grazie alle modificazioni indotte a livello soprasegmentario, la vibrazione è in grado di migliorare l’output motorio durante l'attivazione volontaria attraverso una miglior organizzazione funzionale, modificando l’ordine di reclutamento delle fibre muscolari.

La modificazione del pattern di reclutamento fibrale hanno ricadute cliniche e consente di ottenere differenti performance atletiche.

info https://www.fisiosportitalia.it/prodotti/prodotti-riabilitazione/onde-me...